Un evento di sensibilizzazione ambientale si è trasformato in una scoperta sorprendente per oltre 200 studenti delle scuole superiori di Ischia. Sabato scorso, questi ragazzi hanno partecipato a una giornata dedicata alla pulizia dei boschi in zona Zaro, tra i comuni di Forio e Lacco Ameno, quando un inatteso ritrovamento ha attirato l’attenzione delle autorità. Tra i rifiuti raccolti, infatti, sono stati scoperti cinque chili di hashish nascosti tra le rocce. Questa notizia non solo solleva interrogativi sulla sicurezza del territorio, ma sottolinea anche la necessità di una maggiore consapevolezza riguardo alla tutela ambientale.
L’iniziativa di pulizia promossa da PlasticFree
L’evento è stato organizzato dall’associazione PlasticFree, che si impegna attivamente nella lotta contro l’inquinamento ambientale e nella promozione di un ecosistema più sano. La scelta di coinvolgere gli studenti delle scuole superiori di Ischia è stata strategica, con l’obiettivo di educare le nuove generazioni su questioni cruciali come la sostenibilità e la bellezza della natura. Questa iniziativa ha offerto agli studenti un’opportunità pratica per contribuire alla pulizia e al recupero degli spazi verdi, in un contesto dove il rifiuto e l’abbandono di materiali di scarto sono fenomeni sempre più evidenti.
La partecipazione di così tanti giovani testimonia un crescente interesse per problemi ecologici, e rappresenta un passo importante verso la formazione di cittadini consapevoli. Sebbene l’obiettivo principale fosse la pulizia del bosco, il ritrovamento della sostanza illecita ha aggiunto un elemento di sorpresa e ha messo in luce i rischi associati alla rete di traffici illegali che si insinuano in contesti apparentemente tranquilli.
Le circostanze del ritrovamento
Durante l’attività di raccolta dei rifiuti, un alunno ha notato due pacchi avvolti in plastica blu, nascosti sotto massi tra gli alberi. L’attenzione del giovane, focalizzata inizialmente sulla pulizia dell’ambiente, si è presto trasformata in preoccupazione per la possibile presenza di oggetti sospetti. Non esitò a informare immediatamente i professori presenti, i quali hanno compreso la serietà della situazione e hanno contattato le forze dell’ordine.
La rapidità di reazione è stata fondamentale. I carabinieri, impegnati in un’attività di sensibilizzazione ambientale con il capitano Tiziano Laganà presente sul luogo, hanno chiuso l’area agli studenti per eseguire un controllo approfondito. I pacchi sono stati aperti e, con grande sorpresa, all’interno sono stati rinvenuti 45 panetti di hashish. Questa scoperta ha rivelato un peso complessivo di quasi cinque chili, con un valore di mercato che si aggira intorno ai 40mila euro.
Indagini e implicazioni legali
L’intervento dei carabinieri ha portato immediatamente al sequestro della droga, ma le indagini non si sono fermate qui. Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine per identificare il responsabile del deposito della sostanza illecita in un’area frequentata da appassionati di natura e sport all’aria aperta. La ricerca di elementi probatori e testimonianze sarà cruciale per scoprire la provenienza di questo carico di droga e le modalità con cui è stato nascosto.
Questo episodio solleva questioni rilevanti riguardo alla sicurezza e alla gestione del territorio, evidenziando l’importanza della vigilanza da parte delle autorità locali per prevenire attività illecite. La presenza di traffico di sostanze stupefacenti in una zona comunemente associata a escursioni e sport all’aria aperta richiede una risposta congiunta da parte della comunità e delle istituzioni. Il ritrovamento non solo costituisce un campanello d’allarme, ma un’opportunità per intensificare gli sforzi nella lotta contro la criminalità e la salvaguardia dell’ambiente.