La relazione tra sport professionistico e istruzione accademica è spesso considerata complessa e difficile da gestire. Tuttavia, esempi concreti dimostrano che è possibile raggiungere entrambi gli obiettivi con successo. Andrea Zaccagno, portiere di calcio laureato in Economia Aziendale, e Alessandro Masala, centrocampista con un diploma in Scienze Motorie, sono due testimonianze viventi della possibilità di coniugare impegni sportivi e scolastici. Entrambi giocano attualmente in Serie C con la Torres, e hanno partecipato di recente a un incontro presso l’Università di Sassari, evidenziando l’importanza di una formazione accademica anche nel mondo del calcio.
Incontro con il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali
Questo incontro ha avuto luogo nella sede del Palazzo Ciancilla, ex Magistero, situato in Piazza Conte di Moriana 8 a Sassari. Organizzato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari, l’evento è parte del progetto “allena_menti“. Questa iniziativa mira a favorire il benessere fisico e mentale attraverso l’istruzione, concentrandosi su quelle persone che, come Zaccagno e Masala, riescono a combinare il mondo sportivo con quello accademico.
Durante l’incontro, numerosi studenti universitari sono stati coinvolti e hanno mostrato un forte interesse per il tema, evidenziato dalla presenza dei docenti Simonetta Falchi e Alessandra Cattani. La manifestazione ha richiamato anche diverse realtà sportive sassaresi, nonché il campione di boxe Tore Erittu, rendendo l’evento un’importante occasione di confronto tra atleti e studenti su temi di rilevanza culturale e professionale.
Le testimonianze dei giocatori: un messaggio di impegno e futuro
Andrea Zaccagno, nel condividere la sua esperienza accademica, ha sottolineato l’importanza di conseguire una laurea in Economia Aziendale come strategia per garantire un futuro professionale al di fuori del calcio. Il portiere ha affermato: «Ho deciso di laurearmi in Economia Aziendale poiché considero fondamentale avere un piano alternativo data l’incertezza che caratterizza il nostro ambiente professionale nel calcio». Zaccagno ha anche messo in luce come l’istruzione possa rappresentare una fonte di stimolo quotidiano, in grado di arricchire il proprio bagaglio culturale.
Alessandro Masala ha condiviso un punto di vista simile, enfatizzando il valore della laurea in Scienze Motorie. «Ho sempre portato avanti gli studi parallelamente al calcio», ha dichiarato il centrocampista, «perché ritengo che l’istruzione rappresenti un elemento chiave sia per la crescita individuale che per la nostra evoluzione come atleti». Le parole di entrambi i giocatori risuonano come un forte invito a considerare l’istruzione come un pilastro fondamentale nella vita di ogni atleta.
L’importanza della formazione accademica per gli atleti
Questi racconti non solo mettono in evidenza l’impegno di Zaccagno e Masala, ma amplificano un messaggio più ampio: la formazione accademica non deve essere vista come un ostacolo alla carriera sportiva, ma piuttosto come un complemento essenziale. L’idea che gli atleti debbano subordinare l’istruzione alla loro attività sportiva è una concezione sempre più obsoleta. Oggi, molti sportivi riconoscono l’importanza di avere una preparazione culturale e professionale che possa garantire un futuro solidale, una volta conclusa la carriera sportiva.
In questo contesto, iniziative come “allena_menti” risultano fondamentali, poiché creano un dialogo tra università e mondo dello sport, incentivando maggiormente gli studenti-atleti a coltivare ambizioni sia dentro che fuori dal campo da gioco. Il futuro, quindi, non è soltanto una questione di conquiste sportive, ma di preparazione e crescita in tutte le aree della vita.