Mercoledì 6 febbraio 2025, un’operazione condotta dai carabinieri ha portato alla denuncia di tre uomini provenienti dalla provincia di Napoli, accusati di tentata truffa aggravata in concorso. L’episodio ha avuto inizio quando, a seguito di una chiamata al numero 112, è stata segnalata un’azione fraudolenta ai danni di una donna di 67 anni. Il truffatore si era presentato come un carabiniere, cercando di ingannare la vittima sfruttando una falsa identità.
Intervento immediato delle forze dell’ordine
La segnalazione ha attivato prontamente i militari dell’Arma, che si sono messi alla ricerca del sospetto. In particolare, l’aliquota radiomobile di Terracina ha avviato un’operazione di controllo nella zona. Grazie a un’efficace coordinazione, gli agenti sono riusciti a individuare un’utilitaria con a bordo i tre uomini, procedendo a un controllo approfondito del veicolo.
I carabinieri, sempre vigili in situazioni di emergenza, hanno seguito tutte le procedure necessarie per verificare la segnalazione e garantire la sicurezza dei cittadini. I sospetti sono stati fermati e interrogati per raccogliere informazioni sul loro coinvolgimento nel tentativo di truffa. Durante l’interrogatorio, è emerso che i tre uomini avevano già precedenti penali e stavano per portare a termine un raggiro ben pianificato.
Dettagli sul veicolo e sui sospetti
Nel corso del controllo, i carabinieri hanno scoperto che il veicolo utilizzato dai tre uomini era stato noleggiato da una società situata in Campania, un elemento significativo per le indagini. Ulteriori accertamenti hanno rivelato che il conducente non era in possesso di patente di guida, mai conseguita. Questa mancanza ha aggravato ulteriormente la posizione legale dei tre indagati, già coinvolti in un reato di notevole gravità.
A conferma della loro intenzione di compiere atti illeciti, i carabinieri hanno sequestrato i telefoni cellulari degli indagati. Questi dispositivi sono attualmente oggetto di indagini approfondite, che potrebbero rivelare ulteriori dettagli sulla loro attività criminale e su eventuali complici coinvolti in altri raggiri. L’uso della tecnologia si è dimostrato cruciale nel contrasto alla criminalità e nella raccolta di prove concrete.
Conseguenze legali e provvedimenti adottati
In seguito alle evidenze raccolte durante l’operazione, i tre uomini sono stati denunciati a piede libero per tentata truffa aggravata in concorso. Inoltre, il conducente dell’utilitaria ha ricevuto un’accusa aggiuntiva per guida senza patente, aggravata dal fatto che aveva già commesso lo stesso reato negli ultimi due anni. Questo scenario evidenzia la gravità delle conseguenze legali derivanti da comportamenti illeciti ripetuti, che possono portare a sanzioni più severe.
Oltre alla denuncia penale, ai tre uomini è stato notificato un foglio di via obbligatorio, emesso dalla Questura di Latina. Questo provvedimento impone loro di lasciare il territorio e di non farvi ritorno senza un’autorizzazione esplicita. Tale azione rappresenta un chiaro segnale dell’impegno delle autorità nel mantenere l’ordine pubblico e proteggere i cittadini da attività criminali. Il caso di Terracina mette in evidenza l’importanza della prevenzione e dell’intervento tempestivo delle forze dell’ordine nel contrasto alle truffe, garantendo la sicurezza della comunità.