La situazione della povertà in Sardegna sta raggiungendo livelli preoccupanti. Il “Rapporto diocesano su povertà ed esclusione sociale 2024”, redatto dalla Caritas, fornisce un quadro dettagliato e allarmante della crescente crisi sociale che colpisce l’isola. I dati evidenziano come, nel contesto più ampio dell’Italia, oltre 5,6 milioni di persone vivano in povertà assoluta. Questo corrisponde al 9,7% della popolazione nazionale, mentre la Sardegna si colloca ben oltre la media, con un tasso di povertà che ha toccato il 15,9%. La situazione appare particolarmente grave nel Mezzogiorno e nelle isole, dove i segnali di vulnerabilità sociale stanno aumentando.
Aumento dei contatti con i servizi Caritas
Nel 2024, i contatti con i servizi offerti dalla Caritas diocesana hanno sorpassato la soglia dei 180.000, riflettendo un significativo incremento rispetto all’anno precedente. Questa crescita esponenziale delle richieste di aiuto testimonia le difficoltà crescenti delle famiglie sarde, costrette a rivolgersi a questi servizi per ottenere aiuto materiale e sociale. Anche le mense Caritas hanno segnato un’attività senza precedenti, distribuendo oltre 121.000 pasti alle persone in difficoltà. Inoltre, il Centro diocesano di assistenza ha erogato più di 13.000 pacchi alimentari, attuando un sostegno concreto in una fase di emergenza alimentare e economica.
Chi sono i più colpiti dalla povertà
Il rapporto mette in evidenza che la povertà in Sardegna non colpisce solo le famiglie in difficoltà economica, ma ha un impatto particolare su gruppi vulnerabili come donne, anziani e single. Molti di questi individui si trovano a fronteggiare problematiche legate alla disoccupazione e all’accesso a un’abitazione adeguata. Nello specifico, le donne, spesso le più penalizzate, si trovano in situazioni svantaggiate, in molti casi con figli a carico e senza un reddito stabile. Anche gli anziani, che si trovano a vivere pensioni sempre più basse, e le persone sole sono tra le categorie più in difficoltà.
L’impatto dei migranti e dei senza dimora
Oltre a registrare un incremento generale delle richieste di aiuto, la Caritas diocesana ha notato anche un aumento significativo delle richieste provenienti dai migranti. In particolare, molti giovani arrivati dalla Bosnia Erzegovina chiedono sostegno per integrarsi e soddisfare i bisogni primari. La comunità sarda si confronta, quindi, non solo con i problemi di povertà interna, ma anche con l’emergenza legata all’accoglienza di persone in cerca di una nuova vita. Inoltre, la crescita del numero di senza dimora sul territorio evidenzia un aspetto drammatico della crisi sociale attuale.
Cause e risposta della comunità
Le origini di questo incremento della povertà sono molteplici e complesse. I conflitti internazionali, la crisi energetica, le carenze nel sistema sanitario e i salari stagnanti costituiscono un mix esplosivo che sta portando a un aumento delle difficoltà economiche e sociali. Nonostante questo scenario critico, il rapporto Caritas del 2024 mette in luce l’impegno della comunità locale, con volontari e operatori attivi nel fornire supporto materiale e psicologico a chi si trova in difficoltà. Le iniziative messe in atto rappresentano una risposta concreta a un problema che coinvolge non solo l’economia, ma anche la coesione sociale dell’isola. Le comunità stanno dimostrando solidarietà e resilienza, cercando di non lasciar nessuno indietro in un momento di crisi così profonda.