Durante il periodo natalizio, si sviluppa una straordinaria tradizione di generosità, con iniziative che mirano a sostenere chi si trova in difficoltà. Un esempio significativo è rappresentato dall’operato dell’associazione Ivi, conosciuta per il suo impegno a favore dei piccoli pazienti degli ospedali. Quest’anno, l’associazione ha scelto di portare un messaggio di conforto e creatività nei reparti del Microcitemico e del Brotzu, regalando libricini da colorare decorati con i personaggi di Minny e Topolino. Questo gesto non è solo un semplice dono, ma un atto volto a donare momenti di svago e speranza ai bambini che vivono situazioni difficili.
Un gesto concreto di umanizzazione
L’iniziativa di Ivi va oltre il dono dei libricini, poiché è parte di un progetto più ampio che intende migliorare l’ambiente ospedaliero. La presidente Antonella Casula ha delineato un piano per “umanizzare” specifici reparti, tra cui il quinto piano di degenza di oncoematologia e il quarto del Day Hospital al Microcitemico di via Jenner. Questo approccio si riflette nella creazione di atmosfere più accoglienti e meno asettiche per i pazienti, un progetto fondamentale in un contesto dove il freddo delle strutture ospedaliere può avere un impatto notevole sul benessere psicologico dei piccoli malati.
L’umanizzazione dei reparti rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo di affrontare la cura. Le precedenti iniziative dell’associazione, come l’adozione di decorazioni pittoriche nei settori di radiologia e radioterapia oncologica, hanno già dimostrato come un ambiente visivamente ricco possa influenzare positivamente la percezione da parte dei pazienti. Le immagini di paesaggi marini, barche, delfini e gabbiani funzionano come simboli di libertà e serenità, creando un’atmosfera di affetto e speranza che sostiene i piccoli pazienti durante le loro terapie.
Una storia che ispira
Alla base dell’associazione Ivi c’è una storia personale che ha profondamente segnato la presidente Antonella Casula e sua famiglia, in particolare il figlio Ivaldo. A soli otto anni, Ivaldo ha dovuto affrontare la sfida di un tumore cerebrale, una battaglia combattuta con la resilienza e l’amore della madre. Questo vissuto ha ispirato un forte desiderio di trasformare il dolore subito in azioni positive, volte a migliorare le esperienze altrui in ambito ospedaliero.
Grazie alla determinazione di Ivaldo, oggi sta bene e ha intrapreso insieme alla madre un percorso di sostegno a favore di altri bambini e famiglie che si trovano a vivere situazioni simili. Attraverso l’associazione Ivi, hanno scelto di regalare colore e gioia ai piccoli malati, rendendo i loro percorsi terapeutici meno traumatici e più rispettosi delle loro esigenze emotive. Le piccole azioni quotidiane, come il dono di un libricino, possono rappresentare un faro di speranza in momenti di difficoltà, aiutando i bambini e le loro famiglie a trovare un attimo di serenità all’interno di un ambiente che altrimenti potrebbe sembrare oppressivo e distante.