Ritorno alle radici: a Quartucciu pinta il dialogo tra nonni e bambini

A Quartucciu, Casa Cossu ha ospitato un laboratorio intergenerazionale dove nonni e bambini hanno condiviso tradizioni culinarie, rafforzando legami familiari e comunitari attraverso l’incontro di memorie storiche e abilità pratiche.
Immagine generata con AI

In una giornata che pareva sospesa nel tempo, Quartucciu ha riscoperto il valore della tradizione attraverso l’incontro tra generazioni. Casa Cossu ha aperto le sue porte, trasformandosi in un vivace laboratorio in cui nonni e bambini hanno lavorato fianco a fianco, intrecciando memorie storiche e abilità pratiche in un’atmosfera di comunità. Qui, il passato si è fuso con la creatività dei più giovani, dando vita a momenti unici di insegnamento e condivisione.

Un progetto di incontro tra generazioni

Il cuore di questa iniziativa è stata orchestrata dall’assessorato ai Servizi Sociali, in sinergia con la cooperativa Laurus, con l’intento di promuovere l’invecchiamento attivo e l’educazione comunitaria. Maria Grazia Meloni, direttrice della cooperativa, ha messo in evidenza l’importanza del progetto. «Ogni persona ha un ruolo centrale nel tessuto sociale – ha affermato – e questa giornata è l’emblema di tale principio».

Durante l’evento, i bambini della scuola Ermanno Cortis hanno potuto esplorare il mondo dei gesti tradizionali, apprendendo l’arte di impastare e modellare, accompagnati dalla saggezza dei loro nonni. Come ha commentato con entusiasmo nonna Luciana, «Vederli alle prese con la forchetta è stato un tuffo nel passato, proprio come ai nostri tempi, prima dell’arrivo della tavoletta in legno». Queste parole rispecchiano il valore educativo e affettivo del laboratorio, che ha saputo trasformare semplici attività culinarie in un vero e proprio viaggio attraverso la storia.

I valori delle tradizioni

Le testimonianze dei partecipanti hanno arricchito l’esperienza di quel giorno. Ignazia Meloni, originaria di Sanluri, ha condiviso i suoi ricordi legati alla preparazione della pasta fresca, un tesoro di sapere familiare che è riuscita a trasmettere ai bambini presenti. «Insegnare ai più piccoli come si preparano i dolci sardi è una gioia indescrivibile» ha riferito. L’incontro ha avuto il potere di trasformare un’attività di cucina in una lezione di vita, dove il valore della condivisione ha prevalso su qualsiasi altro aspetto.

Il salone di Casa Cossu si è riempito di colori, profumi e storie, creando un mosaico visivo e sensoriale di emozioni e legami familiari. Qui, la pasta fresca ha assunto un significato profondo, diventando un simbolo di identità culturale e comunitaria. Le parole di Maria Grazia Meloni hanno evidenziato il risultato del progetto: «Abbiamo dato un ruolo attivo agli anziani nella comunità e rinforzato il legame sociale tra tutti».

L’importanza del dialogo intergenerazionale

L’attività a Casa Cossu ha dimostrato che il dialogo tra generazioni non è solo utile, ma fondamentale. L’assessora Maria Grazia Fois ha spiegato come momenti del genere possano rafforzare il senso di comunità. «Tra risate, racconti e attività condivise, abbiamo riscoperto l’importanza di costruire ponti generazionali», ha detto. L’evento ha messo in evidenza come le tradizioni possano essere un dono prezioso, capace di arricchire il futuro, tingendo di speranza le relazioni tra i vari membri della comunità.

Casa Cossu ha così confermato il suo ruolo di cuore pulsante, un luogo dove non solo si celebrano, ma si vivono e si tramandano le memorie collettive. Quest’incontro, nella sua semplicità, ha rappresentato un passo significativo verso un rinnovato senso di unione sociale, dimostrando che il legame tra passato e presente è vitale per costruire un futuro insieme.

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