Sassari: la morte di Zouhair “Zuzu” Lamouna riconducibile a droga e alcol

La morte di Zouhair Lamouna, 20 anni, a Sassari, è attribuita a un mix letale di cocaina, metadone e alcol. Indagini in corso per chiarire le responsabilità e l’accesso alle sostanze.
Immagine generata con AI

L’8 dicembre 2023, la comunità di Sassari è stata scossa dalla tragica notizia della morte di Zouhair “Zuzu” Lamouna, un giovane di soli 20 anni. Originario del Marocco, Lamouna è stato trovato senza vita dai genitori nel suo letto. Le prime analisi tossicologiche effettuate durante l’autopsia sembrano confermare che l’accumulo di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e metadone, insieme all’alcol, sia stata la causa del decesso. Le autorità competenti stanno attualmente effettuando ulteriori indagini per chiarire i dettagli di questa drammatica situazione.

Risultati dei test tossicologici e indagini in corso

Dai test tossicologici preliminari è emerso un mix letale di sostanze nel corpo di Lamouna. L’analisi ha rivelato la presenza di cocaina, metadone e alcool, confermando che una dose eccessiva di queste sostanze possa aver causato la sua morte. Tuttavia, le autorità devono ancora attendere ulteriori accertamenti per avere un quadro completo e definitivamente chiaro sulle sostanze specifiche assunte dal giovane. Fino ad ora, la Procura di Sassari ha avviato un’indagine ufficiale, in particolare nei confronti di una persona che sarebbe responsabile della cessione di droga a Lamouna. L’indagine è stata aperta per il reato di morte come conseguenza di altro delitto, e si prevede che l’evoluzione delle indagini porterà a sviluppi significativi.

La scoperta del corpo e l’intervento delle autorità

La scena della tragedia si è svolta nella serata di domenica 8 dicembre. Lamouna è stato trovato senza vita nel suo letto dopo che i familiari, preoccupati per la sua assenza, sono entrati nella sua stanza. Secondo le informazioni emerse dalle indagini condotte dalla Squadra mobile della Questura di Sassari, il giovane era rientrato a casa in mattinata dopo aver trascorso la notte in compagnia di alcuni amici. Questa semplice routine, tragicamente interrotta, ha sollevato domande sulla salute e la sicurezza dei giovani ragazzi. Gli agenti della Squadra Mobile, sotto la direzione del dirigente Michele Mecca, stanno cercando di ricostruire gli eventi di quella notte.

L’inchiesta della procura e le prossime fasi

La Procura di Sassari ha sin da subito avviato un’inchiesta coordinata dalla pm Lara Senatore, per capire l’entità della situazione e le eventuali responsabilità. Dopo i risultati dell’autopsia, le indagini hanno preso una piega decisiva, rendendo ancora più urgente il lavoro delle forze dell’ordine. Sarà cruciale per la Procura ottenere informazioni dettagliate sulle persone che hanno avuto contatti con Lamouna, soprattutto per capire dove e come ha avuto accesso alle sostanze letali. La comunità di Sassari attende ora sviluppi significativi da un’inchiesta che ha toccato profondamente tutti i suoi abitanti, richiamando l’attenzione sulla tematica dell’abuso di sostanze tra i giovani.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *