A pochi giorni dagli attesi concerti in programma all’Auditorium, Rocco Papaleo si prepara a calcare il palcoscenico con un recital che promette di unire canzoni, risate e importanti riflessioni. Insieme al pianista Arturo Valiante, l’artista lucano incanterà il pubblico presentando uno show che mescola momenti di comicità a spunti di riflessione seria, in un viaggio che parte dalla sua lunga carriera e apre a temi attuali e impegnativi.
Le canzoni che raccontano una carriera
Rocco Papaleo, attore, regista e musicista, si considera un artigiano della musica piuttosto che un semplice artista. Con un percorso che è iniziato quattro decenni fa, Papaleo ha attraversato vari mondi, dalla musica al teatro fino al cinema. Oggi vanta un repertorio ricco di testi e melodie che intrecciano il suo vissuto. “Non sono mai stato un teorico, ma uno che ha iniziato strimpellando una chitarra,” racconta. La sua umanità emerge di fronte al pubblico: la consapevolezza che non sempre i progetti a cui ha partecipato sono stati entusiasmanti lo ha portato a esplorare una forma di espressione più autentica, che definisce come un “esercizio di libertà.”
Durante lo spettacolo, Papaleo offrirà una série di canzoni e storie che riflettono sul tempo e sull’evoluzione della società. La capacità di conferire una comicità sottile e piena di ironia nelle sue performance è ciò che rende unica la sua proposta artistica. Non mancheranno le riflessioni critiche sui temi della cultura e sull’impatto del potere americano, messaggi che, pur non venendo presentati come comizi, invitano a una profonda riflessione riguardo al stato dell’arte e della cultura nel nostro Paese.
Memorie del passato
Rivivendo i ricordi dell’inizio della sua carriera, Papaleo sottolinea l’importanza delle esperienze formative. Rievoca con affetto un episodio della sua gioventù: la scrittura di una commedia musicale, “Lauria Swing Story,” che raccontava le origini della sua città natale, Lauria. Quel debutto nel mondo del teatro amatoriale, all’epoca caratterizzato da rappresentazioni poco valorizzanti delle opere di Eduardo De Filippo, rappresentò per lui un momento cruciale. “Debuttare con un’opera originale fu un evento in sé,” afferma con orgoglio.
L’eco di quella sonorità swing ha continuato a risuonare nella sua carriera, così come la voglia di far ridere e divertire. “Observandomi da fuori, penso che l’autoironia sia la mia cifra,” sottolinea con un sorriso. Il desiderio di connettersi con le esperienze comuni al pubblico, insieme alla leggerezza che riesce a trasmettere, fa di Papaleo un artista a tutto tondo, capace di passare dalla risata alla riflessione in un istante.
Un Natale da trascorrere in famiglia
Dopo l’intenso periodo di spettacoli, Rocco Papaleo si prepara a festeggiare il Natale in compagnia di suo figlio Nicola. I due si sono già accordati per il menù delle festività, che, a sorpresa, non prevede piatti tradizionali. “Abbiamo deciso per un’amatriciana a volontà,” scherza Rocco, rivelando così un lato più personale e accessibile, lontano dai riflettori e dagli impegni artistici.
Questa modalità di affrontare il periodo natalizio, spogliato delle solite convenzioni, testimonia la sua autenticità. Il recital di Papaleo non si presenta dunque solo come un evento musicale, ma come un vero e proprio atto di condivisione, dove la musica e le parole diventano strumenti per esprimere libertà, ricordare il passato e costruire legami. E come sempre, il pubblico sarà invitato a prendere parte a un’ esperienza unica, capace di far riflettere, ridere e sognare.