Un viaggio che ha del meraviglioso, quello di Leonardo Sini, dal suonare la tromba nella banda di Ploaghe ai palcoscenici di fama internazionale. Oggi, a distanza di poco meno di vent’anni, il giovane maestro, nato nel 1990, torna nella sua Sardegna per dirigere, questa sera, l’orchestra dell’ente lirico de Carolis al Teatro Comunale di Sassari. L’opera scelta per l’occasione è “La bohème”, un capolavoro di Giacomo Puccini che promette di toccare le corde più profonde dell’animo.
Un cast d’eccezione per un’opera straordinaria
“L’evento si sosterrà non solo con la magnificenza musicale di Puccini, ma anche con una squadra artistica di grande eccellenza”, afferma orgoglioso Sini. La regia è curata da Alberto Gazale, attualmente direttore artistico del de Carolis, e nella recita di domenica il tenore sassarese Matteo Desole interpreterà il ruolo di Rodolfo. Altri nomi in cartellone includono Valerio Borgioni nel ruolo di Rodolfo, Marta Mari come Mimì, Evgeniya Vukkert nel ruolo di Musetta e Christian Federici come Marcello. È un’opportunità unica per gli spettatori sassaresi di vedere i propri talenti locali esibirsi in una produzione che celebra la ricca tradizione musicale della città.
Il debutto di Leonardo Sini e la pandemia
Se si può parlare di un verdadero debutto, è indiscusso che la serata al Teatro Comunale rappresenti un momento significativo per Leonardo Sini. Infatti, benché il maestro avesse già diretto “Gianni Schicchi” nel 2019, l’assenza del pubblico a causa delle restrizioni legate al Covid-19 ha complicato quell’esperienza. Quella recita fu trasmessa in diretta da Videolina, ma ora Sini esprime la sua gioia: “È sempre un’emozione avere il pubblico, che è parte essenziale dell’esperienza musicale”, sottolinea. Questo concerto promette di rivelarsi un’opportunità preziosa per instaurare un legame profondo con gli spettatori, rendendo l’energia dell’esibizione ancora più palpabile.
Il fascino di “La bohème”
Quando si parla di “La bohème”, si riferisce a un’opera con una narrativa fortemente commovente e universale. La trama racconta la vita di un gruppo di giovani che affrontano la gioventù e la sua disillusione. “L’opera inizia con una vivacità travolgente”, commenta Sini, “ma presto si trasforma in riflessioni più serie sulla perdita dell’innocenza e il confronto con la realtà”. Il pubblico si ritroverà immerso in una storia che esprime la bellezza e la fragilità dei sogni. “La musica di Puccini segue il tessuto emotivo della storia, creando momenti di intensa emozione che possono far piangere”, aggiunge il direttore, sottolineando come ogni nota sia concepita per colpire al cuore.
Un percorso che affonda le radici nella tradizione
L’esperienza musicale di Sini ha origini umili, ma connature d’autorità. Iniziando come trombettista nella banda locale, Sini ha successivamente conseguito studi più avanzati nel conservatorio. È nella sua gioventù che ha cominciato a formarsi una passione per la direzione d’orchestra, specialmente apprezzando il potere della partitura. Formatosi in realtà diverse, ha vissuto a Londra, dove ha approfondito le sue tecniche di direzione e ha iniziato a farsi notare per la leggerezza e la bravura con cui riesce a dirigere. “Ogni singolo movimento, ogni prova, sono un continuo apprendimento e un’occasione per affrontare nuove sfide”, commenta Sini, dimostrando come il suo passato nella piccola banda di Ploaghe sia un capitolo fondamentale del suo percorso artistico.
Gli spettatori di Sassari sono pronti a vivere un’emozione indimenticabile attraverso la musica di Puccini, grazie alla passione e alla competenza di Leonardo Sini e del suo team.