La carriera calcistica di Marlon, attualmente difensore di un’importante squadra europea, è stata fortemente influenzata dall’esperienza al Sassuolo. Sia in un’intervista rilasciata a Sky Sport, il calciatore brasiliano ha condiviso aneddoti significativi legati ai suoi trascorsi in Italia, indicando quanto essi abbiano contribuito alla sua crescita. La sua passione per la squadra neroverde e l’intensa connessione personale con il territorio emiliano sono emerse chiaramente, fornendo uno sguardo profondo non solo sulla sua vita professionale, ma anche sulla dimensione umana del mondo del calcio.
Il legame di Marlon con Sassuolo e Modena
Marlon non ha nascosto il suo affetto per la città di Sassuolo e per la regione. “Se parliamo di Italia, la prima cosa che mi viene in mente è Sassuolo, per mille motivi,” ha sottolineato. Questo attaccamento si traduce anche in un legame personale: “Il mio primo figlio è nato a Modena,” ha aggiunto. La città e il club rappresentano per lui più di una semplice tappa nella carriera; sono parte della sua vita. E il suo attaccamento è testimoniato dall’interesse continuo che Marlon mostra nei confronti dei suoi ex compagni, come Obiang e Berardi, con ai quali ha condiviso momenti indimenticabili. Nutre la speranza che questi ragazzi possano ritrovare presto la strada verso la massima Serie, simboleggiando un profondo rispetto per la crescita e il benessere della squadra.
Durante i tre anni passati sotto la guida del Sassuolo, Marlon ha potuto imparare e apprezzare il valore del lavoro di squadra. L’esperienza al servizio di un club che sta cercando di affermarsi nel calcio italiano gli ha permesso di formarsi come calciatore e di costruire delle relazioni preziose. L’ex difensore non ha alcuna riserva nel dichiarare il suo supporto per il club attuale: “E auguro loro di tornare presto in Serie A.” Questa affermazione dimostra la lungimiranza di un calciatore che porta con sé i valori che ha fatto propri nel tempo.
L’influenza di De Zerbi e i momenti indimenticabili
Parlando della propria esperienza calcistica, Marlon ha accennato all’importanza della filosofia calcistica di Roberto De Zerbi, ex allenatore del Sassuolo. “Ho sposato la filosofia di De Zerbi perché mi piace giocare in squadre che hanno il controllo,” ha detto, riconoscendo quanto abbia influito sulla sua crescita professionale. Questa attitudine al possesso palla e alla ricerca della bellezza nel gioco era già stata assimilata in esperienze precedenti al Barcellona e al Nizza.
Un elemento che rimane scolpito nella memoria di Marlon è il suo primo gol in Serie A, un’esultanza inaspettata. “In Italia ho segnato anche il primo gol della mia carriera, un destro spettacolare da trenta metri,” ha rivelato, testimoniando la sorpresa e la gioia di realizzare un momento così significativo nel panorama calcistico. Questo gesto è emblematico del potenziale di crescita che Marlon ha vissuto in un ambiente stimolante come quello del Sassuolo.
Rivelazioni di mercato e talenti in erba
Il discorso si è poi spostato verso alcuni compagni di squadra del passato, in particolare Matteo Sensi e Jeremie Boga. Marlon ha voluto evidenziare le qualità tecniche e mentali di Sensi, descrivendolo come un giocatore che in condizioni ottimali può guidare il gioco in maniera eccellente. “Il Sensi del Sassuolo era un giocatore che, in prospettiva, avrebbe potuto giocare al Barcellona,” ha dichiarato Marlon, mettendo in luce l’evidente talento del calciatore.
Nonostante gli infortuni che Sensi ha affrontato nella sua carriera, la fiducia in lui rimane alta, specialmente considerando i trionfi ottenuti con l’Inter. Dall’altro lato, Boga è stato descritto con toni entusiastici; Marlon lo considera un calciatore magico capace di rendere imprevedibile il gioco avversario. “Quando è in giornata, è un giocatore sorprendente,” ha continuato, svelando il suo rispetto e la sua ammirazione per Boga. Le giocate straordinarie in allenamento testimoniano il potenziale che ha avuto e continua ad avere nel corso della sua carriera.
L’intervista offre uno sguardo autentico sulla vita di un calciatore che, pur avendo raggiunto traguardi significativi, mantiene vive le sue radici e i suoi legami con il passato, rendendolo un protagonista del calcio contemporaneo.