BBC e ITV garantiranno la trasmissione dei Mondiali di calcio 2026 e 2030 in Regno Unito

La FIFA ha assegnato i diritti di trasmissione dei Mondiali 2026 e 2030 a BBC Sport e ITV, garantendo una copertura ampia e gratuita per gli appassionati nel Regno Unito.
Immagine generata con AI

La FIFA ha ufficializzato che le emittenti BBC Sport e ITV trasmetteranno le edizioni 2026 e 2030 dei Mondiali di calcio. La condivisione dei diritti di trasmissione garantirà una copertura ampia e gratuita, permettendo a tutti gli appassionati di seguire le partite, inclusa la finale. L’accordo, già annunciato tramite comunicato stampa, rappresenta un passo importante per la diffusione dell’evento sportivo a livello mondiale.

Dettagli sull’accordo di trasmissione

Il comunicato della FIFA ha specificato che BBC e ITV divideranno equamente i diritti, suddividendo il palinsesto delle partite. La BBC trasmetterà le partite in diretta, con highlights disponibili sui canali televisivi e su BBC iPlayer. Inoltre, gli appassionati di calcio potranno seguire le telecronache audio su BBC Radio 5 Live e 5 Sports Extra. Dall’altro lato, ITV offrirà il match live su ITV1, ITV4 e ITVX, accompagnato da contenuti esclusivi sui canali social di ITV Sport. Tale approccio mira a garantire un’accessibilità senza precedenti per i tifosi nel Regno Unito, permettendo loro di vivere intensamente i momenti chiave del torneo.

Mondiali 2026: un evento storico

L’edizione del 2026 rappresenterà un traguardo significativo, essendo ospitata in modo congiunto da Canada, Messico e Stati Uniti. Questa sarà la prima volta che il torneo vedrà la partecipazione di 48 squadre, un numero che segna un cambiamento epocale nel format. Con 16 città coinvolte e 104 partite programmate, l’evento promette di essere il più inclusivo della storia del calcio, riunendo le nazioni sotto il comune amore per il gioco.

La manifestazione si preannuncia non solo come un festival del calcio, ma anche come un’opportunità per promuovere il valore dello sport a livello globale. Mattias Grafström, Segretario Generale della FIFA, ha descritto il torneo come una “festa” per i tifosi di tutto il mondo, sottolineando l’importanza di ampliare la presenza e l’accessibilità degli eventi sportivi.

Mondiali 2030: celebrazione del centenario

Un altro passo significativo per il calcio sarà rappresentato dall’edizione del 2030, che segnerà il centenario della Coppa del Mondo. Il Consiglio della FIFA ha confermato la candidatura di Marocco, Portogallo e Spagna per ospitare il torneo. Inoltre, si svolgerà una cerimonia speciale a Montevideo, capitale dell’Uruguay, dove tutto ebbe inizio nel 1930. Saranno giocate anche tre partite in Argentina, Paraguay e Uruguay, consolidando il legame storico tra l’evento e il Paese che lo ha visto sorgere.

La scelta di Montevideo come sede per la cerimonia celebrativa evidenzia l’importanza delle radici storiche del torneo, creando un ponte tra passato e futuro. Questo approccio arricchisce l’esperienza del torneo, la cui celebrazione non sarà soltanto sportiva, ma anche culturale.

L’interesse per i diritti di trasmissione e il futuro

Con l’accordo firmato tra FIFA, BBC e ITV, la cifra coinvolta supera quella dell’edizione precedente, segno del crescente interesse per la trasmissione degli eventi sportivi. Si stima che il versamento sia superiore ai 200 milioni di dollari spesi per la trasmissione della Coppa del Mondo 2022, un dato che evidenzia l’importanza economica e mediatica dell’evento.

La FIFA, nel suo comunicato, ha fatto riferimento al successo del 2024 nella vendita dei diritti, con nuovi accordi previsti in oltre 20 mercati. La fase di vendita dei diritti tv in altri mercati europei è attesa per il 2025, creando ulteriore attesa tra i tifosi e le emittenti. In Italia, la situazione è ancora da definire, dato che non sono stati annunciati dettagli riguardanti la frequenza di trasmissione.

La precedente edizione del torneo, svoltasi nel 2022, era stata interamente trasmessa dalla Rai, che aveva fornito una copertura completa fino alla finale. Il panorama sportivo europeo resta con il fiato sospeso, atteso dalle future evoluzioni legate alla Coppa del Mondo.

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