Il ricordo di Mario Sconcerti continua a vivere non solo nei suoi scritti ma anche nel cuore di chi ha avuto la fortuna di collaborare con lui. In occasione del secondo anniversario della sua scomparsa, Luca Calamai ripercorre la sua esperienza al fianco di un vero gigante del giornalismo sportivo italiano. Sconcerti ha lasciato un’impronta indelebile nel settore, non solo per la sua competenza ma anche per il suo approccio formativo verso i più giovani.
Il legame professionale con Mario Sconcerti
Riflettendo sul proprio percorso professionale accanto a Mario Sconcerti, Luca Calamai ricorda un momento cruciale della sua carriera come giovane redattore. Anni fa, durante un periodo trascorso nella redazione di Firenze, gli fu chiesto di scrivere un articolo in merito alla Fiorentina, la squadra del cuore di Sconcerti. L’emozione di scrivere sul suo sport preferito si trasformò in un’opportunità di crescita quando ricevette un feedback diretto e chiaro. L’articolo originale, scritto con passione e un po’ di impulsività, tornò con una nota che gli suggeriva di concentrarsi sui fatti piuttosto che sugli aggettivi, insegnandogli l’importanza della sobrietà nel giornalismo. Questo episodio sottolinea come Sconcerti fosse non solo un critico, ma anche un mentore che sapeva guidare i giovani con saggezza e autorità.
L’eredità del maestro Sconcerti
Mario Sconcerti è ricordato non solo per la sua carriera, ma anche per il suo incessante impegno nel formare le nuove generazioni di giornalisti. Calamai evidenzia che la sua passione per il calcio e la sua voglia di condividere le conoscenze non si sono mai spente. Una foto di una cena con i colleghi della redazione di Firenze Viola è appesa in redazione, simboleggiando un legame speciale. Le conversazioni sul calcio e sul mestiere di giornalista che Sconcerti condivideva avrebbero potuto proseguire per ore, arricchendo chiunque avesse avuto il privilegio di ascoltarlo. Sono i racconti di quelle serate che instillano nei giovani il desiderio di continuare a coltivare i valori fondamentali del giornalismo, come la passione, l’impegno e la curiosità.
Le riflessioni sull’evoluzione del calcio
Due anni dopo la sua scomparsa, il mondo del calcio presenta sfide e contraddizioni significative. La predominanza dell’aspetto economico rispetto alla passione pura è un tema ricorrente nelle analisi contemporanee. Calamai immagina quale potrebbe essere la reazione di Sconcerti a questo cambiamento: con il suo occhio analitico, ne avrebbe messo in luce gli aspetti critici. Il passaggio dall’analisi tattica e tecnica al predominio dei bilanci e delle plusvalenze sarebbe stato un punto di discussione di sicuro interesse per lui. La critica sportiva, secondo Calamai, ha bisogno di un rinnovato impulso, un monito che Sconcerti sarebbe stato certo di comunicare, invitando i colleghi a mantenere viva la passione e a riappropriarsi del vero significato del loro lavoro.
La presenza di Mario, peraltro, continua a influenzare e ispirare chi lavora nel mondo del giornalismo sportivo. Il ricordo e l’insegnamento che ha lasciato non possono essere dimenticati e rimangono vitali, invitando a riflettere su come il calcio e il giornalismo possano continuare a intersecarsi in maniera significativa.