Sassari: interrogatorio di garanzia per l’accusa di estorsione a mano armata

L’interrogatorio di garanzia per Dimitri Iacono, accusato di sequestro ed estorsione ai danni di un imprenditore ad Alghero, segna un momento cruciale nella lotta contro la criminalità a Sassari.
Immagine generata con AI

Un episodio di cruda criminalità ha scosso la città di Sassari, dove questa mattina si svolgerà l’interrogatorio di garanzia per Dimitri Iacono, un 32enne arrestato dalla Squadra Mobile sabato scorso. Iacono è accusato di aver sequestrato, picchiato e minacciato un imprenditore di Alghero con una pistola per estorcergli 50mila euro. Parallelamente, l’interrogatorio per un minorenne coinvolto nell’operazione avverrà giovedì 19.

I dettagli dell’accusa

Dimitri Iacono, assistito dall’avvocato Elias Vacca, apparirà dinanzi al giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Grotteria, e al pubblico ministero, Enrica Angioi. Le accuse che gli vengono mosse includono sequestro di persona, estorsione aggravata e porto illegale di armi. Una serie di prove raccolte dagli agenti della Squadra Mobile, sotto la direzione del dirigente Michele Mecca, evidenziano la gravità della situazione.

L’imprenditore algherese, vittima della violenza, è stato avvicinato dai due malviventi in un’operazione che si è trasformata in un drammatico incubo. Secondo le ricostruzioni, i due hanno minacciato il businessman con una pistola, costringendolo a salire a bordo della sua auto. Una volta in movimento, lo hanno obbligato a percorrere la strada per Bosa, fermandosi lungo un viottolo rurale, dove la violenza ha raggiunto il culmine.

L’atto di violenza

Sull’isolato sentiero, Iacono e il minorenne hanno aggredito l’imprenditore, infliggendogli percosse e utilizzando il calcio della pistola per colpirlo alla testa. Questo brutale attacco aveva uno scopo preciso: ottenere una somma di 50mila euro. Per dimostrare la loro determinazione nella richiesta, uno dei due ha sparato un colpo che ha mandato in frantumi uno dei vetri della BMW della vittima, un gesto che ha terrorizzato ulteriormente l’imprenditore.

Feroce nella loro determinazione, Iacono e il suo complice hanno portato la vittima a cedere ai loro ordini. Colpito e impaurito, l’imprenditore ha accettato di pagare. La vittima è stata quindi costretta a tornare a casa, da dove ha prelevato il contante disponibile, poco più di 10mila euro, per consegnarlo ai suoi aguzzini. La violenza non si è fermata qui; gli aggressori sono partiti lasciando intendere che, se l’imprenditore non avesse saldato il debito preteso nei prossimi giorni, sarebbero tornati a farsi vivi, lasciando una minaccia inquietante nell’aria.

Conseguenze e sviluppo della situazione

La vicenda ha sollevato preoccupazioni tra gli abitanti e gli imprenditori della zona, spingendo le autorità a rafforzare le misure di sicurezza. La Squadra Mobile ha intensificato le indagini per rintracciare comportamenti simili e recuperare eventuali elementi utili per prevenire simili episodi infami. L’operato della polizia in questi casi si basa sull’importanza di garantire la sicurezza della comunità, e l’arresto di Iacono rappresenta un passo importante in questa direzione.

L’interrogatorio di garanzia rappresenta ora un momento cruciale per la causa. Le dichiarazioni di Iacono potrebbero fornire spunti importanti per l’evoluzione del caso, e risposte anche riguardo alla dinamica della violenza perpetrata. La cittadinanza attende sviluppi, consapevole che situazioni di questo genere richiedono fermo contrasto e azione decisiva da parte della legge.

La cronaca di Sassari continua a seguire l’evolversi della situazione, pronta a riportare ulteriori aggiornamenti sul caso e le implicazioni legali che seguiranno il procedimento giudiziario.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *