Il 16 dicembre 2024, il Teatro Arena del Sole di Bologna ha ospitato la 46esima edizione dei Premi Ubu, un evento significativo per il panorama teatrale italiano. Ideati da Franco Quadri nel 1978, questi premi rappresentano un importante riconoscimento per artisti e produzioni che si sono distinti nel corso dell’anno. Quest’anno, la cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi artisti e rappresentanti del settore, pronti a festeggiare i successi della scena teatrale.
I vincitori della serata
La categoria per il Migliore spettacolo di teatro è stata vinta ex aequo da due opere che esplorano storie familiari profonde e complesse. «La Ferocia», una messa in scena curata da Michele Altamura e Gabriele Paolocà, è basata sull’omonimo romanzo di Nicola Lagioia, vincitore del Premio Strega nel 2015. Accanto ad essa, «Trilogia della città di K.», un’opera di Luigi De Angelis, trae spunto dal celebre romanzo di Ágota Kristóf. Entrambi questi spettacoli hanno saputo toccare il pubblico con le loro narrazioni intense, rivelando le sfide e i conflitti delle relazioni familiari.
La medesima modalità di valutazione ha caratterizzato il premio per il Miglior disegno luci, che ha visto il trionfo di Giulia Pastore e Luigi De Angelis, ciascuno per il proprio spettacolo. I riconoscimenti non si sono fermati qui: il cast di «La Ferocia» ha ottenuto due premi significativi, con Francesca Mazza premiata come Migliore attrice/performer e Leonardo Capuano come Migliore attore/performer. D’altra parte, «Trilogia della città di K.» ha ottenuto premi per la Regia, pur essendo Luigi De Angelis il vincitore, e la Scenografia. Infine, le musiche originali e il progetto sonoro hanno visto il riconoscimento di Mirto Baliani e Emanuele Wiltsch Barberio.
Riconoscimenti e la carriera di Carla Tatò
Un momento di particolare emozione è stato il conferimento del Premio alla carriera a Carla Tatò, figura emblematiche del teatro e del cinema italiani da oltre cinquant’anni. La sua capacità di incarnare ruoli complessi ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama culturale. La serata, condotta da Monica Demuru e Lorenzo Pavolini, è stata arricchita da una cura artistica del collettivo lacasadargilla e dal paesaggio sonoro creato da Cristiano Calcagnile, creando un’atmosfera unica e coinvolgente.
I Premi Ubu, attribuiti da un’assemblea di 76 votanti provenienti da diverse esperienze e età, coprono ben 16 categorie diverse. Questo sistema di votazione permette a ciascun partecipante di esprimere le proprie preferenze, che poi vengono elaborate attraverso un ballottaggio per determinare i vincitori. Le categorie non si limitano a celebrare le migliori opere, ma si estendono anche a riconoscimenti per giovani artisti, drammaturgia, scenografia, costumi, e molti altri aspetti che compongono il mondo teatrale.
Un’importante tradizione
I Premi Ubu si confermano come l’unico riconoscimento del teatro italiano gestito completamente tramite un referendum, mantenendo viva una tradizione che sottolinea l’importanza della partecipazione attiva alla cultura. Anche quest’anno è stato messo in campo un database che raccoglie gli spettacoli prodotti in Italia, dal 1° settembre 2023 al 31 agosto 2024, dimostrando l’impegno dell’Associazione nella documentazione e valorizzazione della scena teatrale contemporanea.
L’evento ha evidenziato l’evoluzione e le sfide del teatro italiano, rappresentando un’importante occasione di incontro e riflessione per tutti gli attori e appassionati del settore. Con artisti come Carla Tatò e produzioni che continuano a innovare e a stupire, il futuro del teatro italiano appare promettente e vibrante.