Il movimento Hamas ha esortato tutte le fazioni palestinesi a unirsi contro il piano proposto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per lo sfollamento dei palestinesi da Gaza. Questa notizia è stata riportata dai principali media internazionali.
Hamas ha dichiarato di respingere categoricamente le affermazioni di Trump, sottolineando che i palestinesi non abbandoneranno Gaza.
In aggiunta, Hamas ha richiesto una riunione urgente tra i Paesi arabi per discutere il piano di Trump riguardante Gaza. “Chiediamo un vertice arabo con urgenza per affrontare il piano di trasferimento” dei palestinesi da Gaza, ha affermato il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, esortando “i Paesi arabi a resistere alle pressioni di Trump e a mantenere la loro posizione”. Il portavoce ha anche invitato “le organizzazioni internazionali a prendere misure decisive contro il piano di Trump”.
Il presidente americano Donald Trump ha recentemente ripreso la parola sul suo progetto per il futuro della Striscia di Gaza. “Gaza sarebbe consegnata agli Stati Uniti da Israele al termine dei combattimenti. I palestinesi, persone come Chuck Schumer, sarebbero reinsediati in comunità molto più sicure e belle, con case nuove e moderne, nella regione. Avrebbero davvero la possibilità di essere felici, sicuri e liberi”, ha scritto su Truth. “Gli Stati Uniti, collaborando con grandi team di sviluppo provenienti da tutto il mondo, avrebbero avviato la costruzione di quello che diventerebbe uno dei più grandi e spettacolari progetti del genere sulla Terra. Non ci sarebbe bisogno di soldati! La stabilità della regione sarebbe garantita!”.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha sostenuto l’idea di Trump di trasferire la popolazione di Gaza in altri Paesi. “È un’idea straordinaria e penso che debba essere seriamente considerata e realizzata”, ha dichiarato in un’intervista a Fox News. “L’idea stessa di permettere ai cittadini di Gaza che desiderano andarsene di farlo… cosa c’è di sbagliato in questo?”, ha osservato il premier israeliano.
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar, in conferenza stampa con Antonio Tajani ad Ashdod, ha elogiato l’impegno degli Stati Uniti nel ripristinare Gaza dopo il conflitto, affermando che ciò dimostra un forte impegno per un futuro migliore nella regione. “Lodo Trump per la sua volontà di impegnarsi”, ha aggiunto.
L’Egitto ha avvertito che il supporto di Israele al piano di Trump per lo sfollamento dei palestinesi da Gaza rappresenta una minaccia per i negoziati riguardanti la seconda fase del cessate il fuoco e la restituzione degli ostaggi.
Sa’ar a Tajani: Gaza ha fallito, pensare a nuove idee
Gideon Sa’ar ha dichiarato, durante una conferenza stampa con il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, che “Israele e Italia sono alleati stretti degli Stati Uniti e i nostri governi sono vicini a Trump e alla sua amministrazione. È importante ascoltare le nuove idee proposte e pensare in modo innovativo. Gaza rappresenta un esperimento fallito, e ha certamente fallito sotto il regime di Hamas. La situazione attuale di Gaza non ha futuro. Dobbiamo cercare soluzioni alternative”.
Tajani: Siamo per i due Stati, ogni altra proposta è sbagliata
Antonio Tajani ha ribadito la posizione italiana, affermando che “in Medio Oriente dobbiamo essere presenti e svolgere un ruolo attivo per la pace, con l’obiettivo finale di unificare la Palestina. La nostra posizione è chiara: due popoli e due Stati. Il nuovo Stato palestinese deve riconoscere Israele e viceversa. Qualsiasi altra proposta sarebbe velleitaria e controproducente”. Queste dichiarazioni sono state rilasciate dal porto di Ashdod, in occasione della consegna degli aiuti di Food for Gaza.
La Lega araba: Impegnarsi per evitare una ‘Gaza invivibile’
Il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul-Gheit, ha sottolineato l’importanza di mantenere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e di fornire aiuti urgenti per aiutare la popolazione a riprendere una vita normale, al fine di contrastare il piano israeliano volto a rendere Gaza invivibile. Questo è emerso durante un incontro con il primo ministro palestinese Mohammed Mustafa al Cairo. Aboul-Gheit e Mustafa hanno riaffermato il consenso arabo nel rifiutare qualsiasi violazione dei principi fondamentali della causa palestinese, inclusa la necessità che il popolo palestinese rimanga sulla propria terra e non venga privato del diritto all’autodeterminazione.
Israele ufficializza il ritiro dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu
Israele ha comunicato al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite la sua intenzione di seguire l’esempio degli Stati Uniti ritirando la propria partecipazione. Questa decisione è stata annunciata dal ministro degli Esteri Gideon Sa’ar, il quale ha evidenziato il pregiudizio istituzionale contro Israele nel Consiglio, persistente sin dalla sua creazione nel 2006.
La Russa: La proposta Usa su Gaza va esaminata, ma no ad imposizioni
Il presidente del Senato italiano, Ignazio La Russa, ha commentato la proposta di Donald Trump sul futuro di Gaza, affermando che “tutte le proposte devono essere esaminate, ma nulla può essere realizzato senza un accordo unanime da parte di chi vive a Gaza. La proposta va considerata, ma non può mai esserci un’imposizione senza la volontà comune di trovare una soluzione”.
Ue: Gaza parte integrante del futuro Stato di Palestina
Il portavoce della Commissione europea, Anouar El Anouni, ha dichiarato che “l’Unione Europea rimane pienamente impegnata nella soluzione dei due Stati, che consideriamo l’unica via per una pace duratura sia per gli israeliani che per i palestinesi”. Ha inoltre affermato che “Gaza è parte integrante di un futuro Stato palestinese e non ci dovrebbero essere ulteriori spostamenti forzati di palestinesi”.
La Francia condanna la ‘colonizzazione di Israele in Cisgiordania’
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha denunciato la colonizzazione israeliana dei Territori palestinesi, sottolineando che “la Francia condanna e continuerà a condannare” tale pratica. Barrot ha avvertito che privare i popoli della terra in cui sono radicati è una colpevole illusione e che “non c’è pace senza giustizia”.
Madrid replica a Israele: siamo contrari a una ‘posizione di colonizzazione’
Il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, ha risposto al ministro della Difesa israeliano Israel Katz, che ha ordinato all’IDF di preparare un piano per “la partenza volontaria della popolazione da Gaza”. Albares ha espresso un rifiuto categorico, sottolineando che la terra dei palestinesi è Gaza, che deve essere parte del futuro Stato palestinese. Ha ribadito che “la Spagna assume decisioni in modo sovrano e nessun Paese terzo deve dirci cosa fare”.
Secondo il Nyt, Trump non aveva parlato del suo piano con nessuno
Secondo il New York Times, quando Donald Trump ha presentato il suo piano per Gaza, ha sorpreso anche i membri più alti della Casa Bianca. Il suo annuncio, pur apparendo formale, non era stato preceduto da una pianificazione adeguata riguardo alla fattibilità dell’idea. Non ci sono stati incontri con il Dipartimento di Stato o il Pentagono, come sarebbe normale per una proposta di politica estera di tale importanza. “C’era poco più di un’idea nella testa del presidente”, ha scritto il quotidiano.
Cina: Gaza non è pedina di scambio e appartiene ai palestinesi
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, ha affermato che “la Striscia di Gaza non è una pedina di scambio negli accordi politici”. Ha sottolineato che la comunità internazionale dovrebbe unirsi per fornire assistenza umanitaria e ricostruzione, piuttosto che aggravare la situazione. “Gaza appartiene ai palestinesi e la Cina sostiene i legittimi diritti nazionali del suo popolo”, ha concluso.
Iran: no al piano per sfollare i palestinesi da Gaza
Il ministero degli Esteri iraniano ha respinto il piano di Donald Trump, definendolo “scioccante”, e ha denunciato l’intenzione di “sfollare con la forza” i palestinesi. “Questo piano è visto come una continuazione della strategia di Israele per annientare la nazione palestinese e viene categoricamente respinto e condannato”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baqaei.