Ospedale Civile di Alghero: i comitati denunciano la chiusura del punto nascita e le carenze in pediatria

Cittadini e comitati di Alghero chiedono il ripristino urgente dei servizi di maternità e pediatria, dopo la chiusura del punto nascita e la limitata assistenza notturna per i bambini.
Ospedale Civile di Alghero: i comitati denunciano la chiusura del punto nascita e le carenze in pediatria - Nidi di Sardegna

La situazione sanitaria presso l’Ospedale Civile di Alghero continua a destare preoccupazione tra i cittadini e le associazioni di difesa della salute pubblica. La chiusura del punto nascita, avvenuta circa un anno fa, e la limitata operatività del servizio di Pediatria al di fuori dell’orario diurno, hanno spinto diversi comitati a lanciare un appello alle autorità competenti per affrontare queste problematiche.

La chiusura del punto nascita

Nel marzo dell’anno scorso, la Direzione della ASL annunciò una chiusura temporanea del punto nascita dell’Ospedale Civile di Alghero, promettendo una riapertura entro aprile 2023. Tuttavia, a distanza di un anno, queste promesse non si sono tradotte in azioni concrete. Luca Pais, Stefano Campus, Giovanna Passerò e Giovanni Spano, esponenti di diversi comitati locali, hanno espresso il loro disappunto rispetto a questa situazione, sottolineando quanto sia stato difficile per le famiglie algheresi affrontare questo vuoto assistenziale.

L’assenza di un punto nascita accessibile ha indotto molte donne a doversi trasferire in altre strutture, come quella di Sassari, generando non solo disagi, ma anche timori e ansie legate al partorire lontano da casa. L’assenza di questo servizio ha un impatto diretto sulla comunità locale, con conseguenze che si riflettono anche sul piano sociale ed emotivo.

Problemi di assistenza pediatrica

Parallelamente alla chiusura del punto nascita, si registra una significativa mancanza di assistenza pediatrica durante le ore notturne. Fino alle ore 20:00, il servizio è attivo, ma dopo tale orario i genitori si trovano costretti a percorrere lunghi tragitti verso Sassari, dove è garantita l’assistenza pediatrica. Questo scenario si è rivelato insostenibile per molte famiglie, creando un clima di crescente ansia e frustrazione.

I comitati di cittadini hanno messo in evidenza come questa situazione non possa essere ulteriormente tollerata. La mancanza di un servizio pediatrico continuo rende difficile la gestione delle emergenze, lasciando i genitori in balia delle circostanze e costringendoli a viaggi inadeguati e stressanti. Come possono i genitori sentirsi al sicuro sapendo che, al di fuori di un certo orario, non esiste alcun supporto sanitario immediato per i loro figli?

Appello dei comitati per una mobilitazione politica

Di fronte a queste problematiche, il Comitato Nuovo Ospedale, il Comitato Spontaneo a Difesa della Salute, il Comitato Fiocchi Azzurri e Fiocchi Rosa e il Comitato Uniti contro la Chiusura dell’Ospedale Marino hanno lanciato un appello a tutte le forze politiche cittadine. Chiedono un’azione collettiva per convincere la ASL a riattivare i servizi essenziali di maternità e pediatria.

La richiesta di unità tra i diversi gruppi politici e sociali mira a rafforzare la voce della comunità, richiedendo soluzioni immediate e sostenibili. Secondo i rappresentanti dei comitati, è fondamentale che i cittadini non solo siano informati sui servizi della sanità locale, ma che possano anche avere accesso efficiente a cure sanitarie di qualità, indispensabili per la salute e il benessere delle famiglie algheresi. La salute pubblica è una priorità che non può essere trascurata e richiede l’impegno attivo di tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni ai cittadini.

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