Il recente passaggio di sedici famiglie in un nuovo edificio di edilizia popolare ha generato una serie di problemi gravi e immediati. A partire dalle prime avvisaglie di infiltrazioni d’acqua lo scorso maggio, la situazione è esplosa dopo il violento acquazzone del 18 settembre. Gli inquilini ora si trovano a combattere con un incubo di muffa, intonaco che crolla, e continui disagi quotidiani. Questo articolo esamina in dettaglio le difficoltà che si trovano a fronteggiare i residenti di Via Flumentepido.
Infiltrazioni d’acqua e degrado edilizio
Le infiltrazioni d’acqua nel nuovo edificio hanno creato una situazione insostenibile per gli abitanti, costretti a muoversi tra secchi e bacinelle in un tentativo disperato di contenere l’acqua che filtra da soffitti e pareti. Christian Floris, un residente, descrive come l’umidità abbia compromesso la sicurezza della sua abitazione, costringendo la sua famiglia a staccare frequentemente il contatore elettrico per evitare cortocircuiti. La continuità delle infiltrazioni ha trasformato il sogno di una casa confortevole in un vero e proprio incubo. Negli appartamenti si osservano segni evidenti di degrado: macchie di muffa si allungano lungo le pareti, mentre l’intonaco si distacca creando un’atmosfera di profonda frustrazione tra i residenti.
Il deterioramento dell’edificio è un problema che non riguarda solo gli appartamenti privati, ma colpisce anche gli spazi comuni. Crepe evidenti nel vano scala e nel garage hanno messo in allerta i residenti, che temono per la stabilità strutturale dell’edificio. La situazione è complessa e richiede un intervento urgente per evitare che i danni diventino irreparabili.
Problemi elettrici e salute dei residenti
Oltre ai problemi di infiltrazione, i residenti lamentano malfunzionamenti agli impianti elettrici, sollevando preoccupazioni ulteriori per la loro sicurezza. Giuliano Columbu, un’altra vittima di questa situazione, ha assistito all’estendersi della muffa nelle sue stanze, nonostante i ripetuti tentativi di pulizia. Questo non è solo un problema estetico, ma rappresenta anche un potenziale rischio per la salute, specialmente per la sua compagna incinta.
La frustrazione cresce ulteriormente quando i residenti si rendono conto che, in un edificio inaugurato da meno di un anno, simili problematiche di deterioramento sono inaccettabili. La presenza di muffa e umidità elevata non solo mina la qualità della vita ma potrebbe anche portare a problematiche di salute a lungo termine per gli inquilini, costretti a vivere in un ambiente insalubre.
Situazione di emergenza: disagi comuni e senza fine
Mentre alcuni aspetti della situazione rimangono irrisolti, l’immobile continua a presentare una serie di disagi. L’ascensore ha smesso di funzionare, costringendo le famiglie a utilizzare le scale, un problema che riguarda particolarmente coloro che affrontano difficoltà di mobilità o hanno bambini piccoli. Il contesto è aggravato dal fatto che gli edifici non sono ancora stati formalmente consegnati all’amministrazione comunale, e senza i collaudi degli impianti elettrici e idrici, la situazione sembra destinata a un prolungato stato di emergenza.
Anna Puddu, assessora comunale alle Politiche sociali, conferma che il Comune sta intervenendo: “Stiamo cercando di contattare la ditta responsabile per risolvere con urgenza i problemi sollevati dagli abitanti.” Nonostante questi sforzi, il sentimento predominante tra le famiglie resta quello di impotenza e frustrazione, poiché si trovano intrappolate in una situazione difficile e senza una soluzione immediata. Questo caso mette in evidenza la necessità di un controllo più diligente e di una maggiore responsabilità nella costruzione di edifici destinati a famiglie a basso reddito.