domenica, Settembre 29, 2024

Ciclopedalata per Gigi Riva: il viaggio nell’arte e nella storia del campione sardo

Un’epica avventura ciclistica ha coinvolto appassionati e sostenitori del leggendario calciatore Gigi Riva, opportunamente ricordato attraverso una pedalata di mille chilometri, che ha unito Leggiuno a Cagliari, culminando ieri presso lo stadio Amsicora. Questa iniziativa è stata ideata dal giornalista Carlo Alberto Melis in collaborazione con l’associazione “Pedalando nella Storia“. L’evento non ha soltanto avuto un’importanza sportiva, ma ha rappresentato un affettuoso tributo a un simbolo del calcio italiano nel suo ottantesimo anno dalla nascita.

L’arrivo a Cagliari

L’ultima meta di questa straordinaria cavalcata è stata accolta con entusiasmo dalle autorità locali, tra cui l’assessora alla Cultura Maria Francesca Chiappe, che ha rappresentato il Comune. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio non solo del Comune di Cagliari, ma anche di quello di Leggiuno, del Coni e della Regione. L’arrivo dei ciclisti ha avuto luogo in un’atmosfera carica di emozione, sotto il murales dedicato a Gigi Riva, un omaggio visivo e simbolico alla grandezza della sua carriera. Melis ha commentato con soddisfazione: «È stato bellissimo dedicare un po’ di fatica a un personaggio che per la nazionale ha dato ben due gambe, in quello che è l’ottantesimo anno dalla sua nascita». L’emozione di affrontare un percorso inversamente carico di significato è stata palpabile, poiché ogni partecipante ha avuto l’opportunità di scoprire, o riscoprire, la vita e il percorso di un grande campione come Riva.

I partecipanti alla pedalata, provenienti da dieci diverse regioni italiane, hanno manifestato un forte senso di comunità e passione per il calcio. È importante notare che l’evento era inizialmente programmato per coincidere con il compleanno dell’ex calciatore, e Melis ha sottolineato l’importanza di portare a termine l’iniziativa nonostante le circostanze avverse. Andrea Perugini, presidente della “Pedalando nella Storia“, ha evidenziato la crescita dell’evento descrivendo come il gruppo sia passato da otto a sedici partecipanti; un chiaro segno dell’impatto emotivo che Riva ha avuto sulle persone.

Un tributo dalla famiglia

Tra i volti emozionati che hanno accolto i ciclisti alla fine del loro viaggio, hanno fatto la loro comparsa anche i figli di Gigi Riva, Nicola e Mauro. Sono stati i primi a esprimere il loro apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando come la manifestazione avesse un significato profondo e autentico, in linea con il carattere umile e genuino del loro padre. Nicola ha descritto il percorso come una sorta di “ritorno alle origini”, poiché ha toccato i luoghi fondamentali della vita di Riva, da Leggiuno a Coverciano, fino alla storica casa del Cagliari. Ha anche voluto riconoscere il sostegno e affetto ricevuti dai sardi e dai fan, affermando che tale amore aiuta la sua famiglia a far fronte all’assenza del grande atleta.

L’apporto emotivo della famiglia ha reso l’evento ancora più significativo, creando una connessione diretta tra il pubblico e la storia di Riva, un calciatore che ha contribuito in modo determinante a scrivere la storia del Cagliari Calcio e della Nazionale. L’incontro si è rivelato non solo come un tributo a un campione, ma anche come un abbraccio collettivo tra il passato e il presente, che ha unito i tifosi e la comunità in un momento di celebrazione.

Il Cagliari Calcio e la sua storia

Non poteva mancare una rappresentanza del Cagliari Calcio all’arrivo dell’evento. Roberto Muzzi, attuale coordinatore tecnico della Primavera del Cagliari e ex giocatore con la maglia numero 11, ha rimarcato la sua gratitudine per essere stato parte di una celebrazione tanto significativa. Muzzi ha raccontato che Gigi Riva fu per lui una figura ispiratrice, poiché indossare quel numero era un punto di onore, nonché un legame diretto con la storia del club.

La presenza di Muzzi e di altri rappresentanti del Cagliari Calcio ha rafforzato il messaggio di unione e celebrazione della memoria di Riva, sottolineando quanto il suo contributo al club e allo sport abbia segnato un’epoca. L’evento ha rappresentato un’importante rievocazione della rilevanza di Gigi nel calcio italiano, non solo per i suoi gol o i suoi trofei, ma anche per l’impatto duraturo che ha lasciato nel cuore dei tifosi e degli sportivi. La manifestazione è diventata così non solo un atto commemorativo ma anche una nuova pagina della storia del Cagliari, destinata a essere ricordata dalle future generazioni di sostenitori e appassionati.