La demenza di Alzheimer rappresenta una delle principali sfide per la salute pubblica, incidendo profondamente sulla vita delle persone anziane e dei loro familiari. Oggi, circa il 5% degli adulti oltre i 60 anni è colpito da questa patologia, che nel nostro Paese conta circa 500.000 ammalati. Attraverso un’analisi dettagliata, vediamo come è possibile affrontare e gestire le problematiche legate a questa malattia potenzialmente devastante.
Il centro disturbi cognitivi e demenze di Cagliari
Il Centro Disturbi Cognitivi e Demenze Territoriale, situato nella Cittadella della Salute di Cagliari, rappresenta un importante punto di riferimento per la diagnosi e la cura di disturbi cognitivi legati all’Alzheimer. Diretta dalla geriatra Valeria Putzu, l’equipe lavora in sinergia con la psicologa Daniela Viale per fornire supporto ai pazienti sopra i 65 anni e alle loro famiglie.
Per accedere ai servizi del centro, è necessario presentare una richiesta del medico di medicina generale per una “visita geriatrica”, prenotabile tramite il CUP. Il centro è disponibile per visite il lunedì e martedì dalle 8 alle 17, e dal mercoledì al venerdì dalle 8 alle 15. Con un contatto telefonico facile e un’email dedicata, il centro facilita la comunicazione con i familiari e i pazienti.
Eventi di screening e sensibilizzazione
In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, il centro ha organizzato eventi di screening gratuiti per la valutazione delle funzioni cognitive. Durante le ultime edizioni, ben 37 soggetti sono stati sottoposti a test specifici, con un’attenzione particolare a quelli che presentavano una percezione di difficoltà cognitiva. L’iniziativa, patrocinata dall’Associazione Italiana di Psicogeriatria, ha visto un’alta partecipazione e un’interesse crescente verso il mantenimento della salute cerebrale, dimostrando come la popolazione sia sempre più consapevole dell’importanza della diagnosi precoce.
La prevalenza della demenza in Sardegna
La demenza colpisce un numero significativo di persone in Sardegna. Secondo i dati ISTAT aggiornati al 1° gennaio 2023, si stimano circa 31.449 casi di demenza tra gli over 65 e 682 casi di demenza a esordio giovanile. Inoltre, tra gli anziani è possibile trovare circa 27.756 persone con Disturbo Neurocognitivo Lieve, una condizione che, pur mantenendo l’autonomia funzionale, richiede attenzione e monitoraggio.
La demenza di Alzheimer è la tipologia più comune, rappresentando oltre il 60% dei casi identificati, e la sua prevalenza aumenta con l’età: si stima che questa malattia interessi fino al 30% della popolazione over 65. Questo quadro sottolinea l’importanza di strategie efficaci di diagnosi e cura.
Sintomi precoci e diagnosi della demenza di Alzheimer
La demenza di Alzheimer inizia solitamente in modo subdolo, presentando sintomi legati alla memoria episodica per eventi recenti e progressiva difficoltà in altre funzioni cognitive, come linguaggio e orientamento. La forma amnesica è la più comune e il suo decorso può variare, includendo varianti con alterazioni comportamentali o difficoltà visuo-spaziali.
Sottoporsi a screening regolari e consultare esperti nel campo della geriatria rappresentano passi fondamentali per la diagnosi precoce. Rivolgersi a professionisti permette di avere una valutazione più accurata dei sintomi e di iniziare tempestivamente le terapie adeguate.
Trattamenti disponibili e gestione della malattia
Ad oggi, la ricerca sulla demenza di Alzheimer ha portato a sperimentazioni e studi volti a trovare terapie che possano rallentare o modificare il decorso della malattia. Nonostante gli avanzamenti della scienza, attualmente non esistono farmaci approvati in Europa in grado di interrompere la progressione della malattia.
I farmaci esistenti, come gli inibitori dell’acetilcolinesterasi e la memantina, possono solo alleviare i sintomi nei pazienti. È fondamentale un approccio integrato che combini terapie farmacologiche e non farmacologiche, come la stimolazione cognitiva e il supporto psico-educazionale, per migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari.
Strategie preventive e supporto per i familiari
La prevenzione della demenza di Alzheimer richiede un approccio olistico che consideri diversi fattori di rischio, tra cui condizioni croniche come diabete e ipertensione, oltre a stili di vita scorretti. È importante mantenere uno stile di vita attivo, sia fisicamente che mentalmente, per ridurre il rischio di sviluppare disturbi cognitivi.
I familiari delle persone affette da demenza rivestono un ruolo cruciale nella gestione della malattia. Spesso, sono loro a fornire la principale assistenza. Per supportarli, il Centro Disturbi Cognitivi offre corsi di psicoeducazione e gruppi di auto-mutuo-aiuto, poiché la formazione dei caregivers è fondamentale per affrontare efficacemente le sfide quotidiane.