La giunta regionale guidata da Todde ha varato un significativo provvedimento di stanziamento di fondi, pari a circa 600mila euro, destinati alla lotta contro la violenza di genere e al supporto delle famiglie colpite da questa drammatica realtà. L’intervento economico prevede l’ampliamento del sistema di accoglienza per donne vittime di violenza, nonché un’attenzione particolare per gli orfani di femminicidio. La decisione è stata proposta dall’assessore alla Sanità e all’assistenza sociale Armando Bartolazzi e si basa sulla riprogrammazione di risorse finanziarie residue.
Potenziamento del sistema di accoglienza per donne vittime di violenza
Un elemento centrale della delibera è lo stanziamento di 240mila euro, che sarà distribuito a 12 centri antiviolenza situati in diverse zone della Sardegna. Ogni centro riceverà un contributo di 20.000 euro, che servirà per affrontare le spese connesse agli interventi d’emergenza. Questo potenziamento si inserisce in un progetto più ampio, volto a creare una Rete Regionale Antiviolenza, in grado di offrire supporto a chi vive situazioni di violenza. L’assessore Bartolazzi ha ribadito l’importanza di questo programma, sottolineando come non solo si tratti di aiutare le donne a trovare rifugio, ma anche di attuare misure a lungo termine per la protezione e l’inserimento sociale delle vittime.
In Sardegna, la crescita delle strutture antiviolenza e la creazione di una rete di supporto sono diventate sempre più necessarie in un contesto regionale dove i casi di violenza domestica e di genere continuano a essere un problema significativo. Con questo stanziamento, la giunta spera di migliorare l’efficacia delle operazioni, fornendo risorse adeguate per la formazione del personale e la sensibilizzazione della comunità.
Investimenti in sistemi informativi per il monitoraggio delle attività
In aggiunta ai fondi destinati ai centri antiviolenza, la deliberazione include 98.000 euro per implementare e gestire un sistema informativo integrato, denominato Sipso . Questo sistema ha come scopo principale quello di ottimizzare il monitoraggio e la rendicontazione delle attività svolte dai centri antiviolenza, facilitando così la rendicontazione da parte dei beneficiari. Si tratta di un passo importante per garantire la trasparenza nella gestione dei fondi e per analizzare l’impatto delle azioni di sostegno adottate.
Per la realizzazione del sistema Sipso, saranno impiegati ulteriori 147.000 euro, provenienti da fondi statali disponibili nel Dpcm del 2016. Queste risorse, inizialmente destinate ad altre iniziative, saranno ora utilizzate per migliorare un aspetto cruciale del supporto alle vittime di violenza: la capacità di monitorare e valutare l’efficacia degli interventi.
Sostegno agli orfani speciali: attenzione ai minori colpiti dalla violenza
La delibera varata dalla giunta Todde non si limita a supportare le donne vittime di violenza, ma estende il proprio raggio d’azione anche ai “orfani speciali”, ossia i figli delle vittime di crimini domestici, in particolare nei casi di femminicidio. È riconosciuto che le conseguenze psicologiche derivanti dalla perdita di un genitore a causa della violenza hanno un impatto devastante sui minori. Per affrontare questo grave problema, sono stati stanziati 82.000 euro per sostenere le azioni di presa in carico di questi orfani, attraverso il progetto “Respiro“.
Il progetto “Respiro” è portato avanti da una rete di enti e associazioni che operano congiuntamente per garantire un adeguato supporto emotivo e pratico ai minori in difficoltà. Le risorse finanziarie saranno distribuite in base al numero di orfani presenti in ciascuno degli “Ambiti Plus“, garantendo così un supporto mirato e adeguato alle reali necessità di ogni territorio. Questo approccio non solo mira a fornire un immediato aiuto, ma anche a costruire un percorso di recupero e crescita per i minori, aiutandoli a trovare un nuovo equilibrio dopo le tragedie vissute.